Lo stadio Centenario è stato sede della prima finale dei Mondiali ma da quell’anno è anche lo scenario abituale dei clásicos fra Nacional e Peñarol.
Inaugurato nel 1930 per due ragioni concomitanti, l’una celebrare i cento anni dalla prima Costituzione dell’Uruguay e l’altra ospitare i Mondiali, l’impianto del Parque Batlle è stato dichiarato Monumento del Calcio Mondiale dalla FIFA il 18 luglio ’83, lo stesso giorno in cui appunto cinquantatré anni prima aveva ospitato la sua prima partita vale a dire Uruguay-Perù 1-0. La sua capienza è oggigiorno di 60.235 posti.
Dopo i Mondiali del 1930, limitatamente al calcio e in particolare ai trofei per selezioni maggiori qui si svolsero anche quattro Copa América (tre delle quali ancora denominate Campeonato Sudamericano) e un Mundialito, tutti vinti dalla Celeste esattamente come i Mondiali. Nell’immediatezza della sua apertura, al Centenario hanno anche iniziato ad affrontarsi Nacional e Peñarol, che ad oggi su quel campo hanno disputato 392 partite fra campionato e coppa nazionale ma anche altre manifestazioni ora scomparse. Di questi incontri, il primo data 28 settembre 1930 e fu vinto dai gialloneri per 1-0 mentre l’ultimo risale al 20 gennaio 2016 e se l’è aggiudicato l’Albo per 3-1.
Sempre riguardo le due rivali, la tifoseria del Carbonero si raduna tradizionalmente nella Tribuna Ámsterdam mentre quella del Bolso nella Colombes, essendo questi settori intitolati ognuno a una delle due località ove la Nazionale uruguaiana vinse le olimpiadi nel calcio, trionfi a cui corrispondono due delle quattro stelle che campeggiano sulla sua maglia riferendosi le altre ai Mondiali conquistati.
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NB: articolo aggiornato a marzo 2016
About andreaciprandi
Mi chiamo Andrea A. Ciprandi e sono italiano.
Nel corso degli anni ho seguito sia il calcio inglese che quello sudamericano, mentre ultimamente mi sto dedicando in particolare a quello argentino promuovendo iniziative divulgative a riguardo.
Faccio parte del Departamento de Relaciones Internacionales del Racing Club di Avellaneda.
Fra le collaborazioni più recenti, quella con il Club Atlético Boca Juniors e i Revisionistas Históricos del Fútbol Argentino, gruppo di ricercatori che si dedica fra l'altro alla corretta compilazione delle statistiche del calcio locale a partire da quelle dipendenti dall'equiparazione dei titoli del dilettantismo a quelli del professionismo (riconosciuta dall'AFA ma per lungo tempo negata dalla gran parte dei mezzi d'informazione e di conseguenza anche degli appassionati).
In passato ho ideato, inaugurato e curato per alcuni anni il blog italiano di Riverplate.com, sito argentino fra i più popolari del Sud America.
Sono titolare di RACINGCLUBITALIA.WORDPRESS.COM e CARBOLSO.WORDPRESS.COM, i primi siti interamente in italiano dedicati rispettivamente al Racing Club di Avellaneda e alla storia di Nacional e Peñarol, di PILLOLEARGENTINE.WORDPRESS.COM che invece fra il 2013 e il 2017 ha offerto notizie in breve e approfondimenti storici sul calcio argentino, e di ANDREACIPRANDI.WORDPRESS.COM in cui invece fino al 2016 ho raccolto tutti i miei articoli con la sola eccezione di quelli di Pillole Argentine, Racing Italia e Carbolso per cui prevedevo una semplice selezione.
Calciostruzzo e Calciotradotto (da cui Calciomercato.com ha attinto alcuni articoli) sono stati invece i miei primi spazi personali online.
Ho scritto inoltre su Gianlucarossi.it occupandomi prevalentemente di calcio internazionale e FC Inter News per le notizie dall'Argentina.
Sempre in passato ho scritto anche per Toro News, Vavel.com di Madrid, Canal Fluminense e Comunità Italiana di Rio de Janeiro, World Striker di New York, la free-press San Siro Calcio, Sportmain.it, Magic Football, Calcioargentino.com e Giornalismo2012.
Infine ho commentato il calcio estero per Radio Sportiva e saltuariamente intervengo su Telelombardia/Antenna3 per parlare di quello argentino.
Se desiderate contattarmi, fatelo scrivendomi ad andrea.ciprandi@gmail.com o su Twitter @andreaciprandi.
Vi risponderò con piacere.