La più grande goleada nella storia del clásico

La vittoria più netta di sempre in un clásico l’ha ottenuta il Nacional.

Il campionato del 1941 stava già andando benissimo per il Bolso e meglio si sarebbe concluso. Non aveva ancora perso e oltretutto avrebbe chiuso vincendo tutte le 20 partite in calendario portando a casa il terzo di cinque titoli per la prima volta infilati consecutivamente nella storia del calcio uruguaiano.

Considerando anche che arrivò a giocare col Peñarol già matematicamente campione, pur in presenza di svariati motivi di gioia le proporzioni del trionfo che stava per ottenere non solo finirono per rappresentare la classica ciliegina sulla torta ma comprensibilmente si presero tutta la scena.

Il 14 dicembre quindi, davanti a 60.000 spettatori cioè tutti quelli che poteva contenere il Centenario ai tempi, la pioggia di gol fu cadenzata e implacabile: prima andò a segno Zapirain al 14′, poi Atilio al 35′, l’argentino Fabrini in chiusura di primo tempo, ancora Atilio al 71′, Castro al 76′ e infine Porta all’89’. Risultato finale: 6-0.

Fino ad allora la maggior differenza di gol fra i due rivali era stata di 4 e si era registrata in 8 occasioni di cui 2 a favore del Nacional e 6 del Peñarol (o 4 e 2 del CURRC secondo la versione per cui quest’ultimo non è la prima denominazione degli aurinegros), poi al massimo si arrivò a un 5-0 sempre a favore del Peñarol nel 1953 e nel 2014.

Di seguito i nomi dei protagonisti di quest’impresa: Aníbal Paz, H. Romero, D. Rodríguez Candales, L. A. Luz, Eugenio Galvalisi, S. Gambetta. L. Ernesto Castro, J. P. Fabrini, Atilio García, Roberto Porta e Bibiano Zapirain.

Per la cronaca, i tifosi dell’Albo si riferiscono a quella giornata trionfale anche come a quella del 10-0: la Reserva, infatti, a sua volta s’impose per 4-0.

About andreaciprandi

Mi chiamo Andrea A. Ciprandi e sono italiano. Nel corso degli anni ho seguito sia il calcio inglese che quello sudamericano, mentre ultimamente mi sto dedicando in particolare a quello argentino promuovendo iniziative divulgative a riguardo. Faccio parte del Departamento de Relaciones Internacionales del Racing Club di Avellaneda. Fra le collaborazioni più recenti, quella con il Club Atlético Boca Juniors e i Revisionistas Históricos del Fútbol Argentino, gruppo di ricercatori che si dedica fra l'altro alla corretta compilazione delle statistiche del calcio locale a partire da quelle dipendenti dall'equiparazione dei titoli del dilettantismo a quelli del professionismo (riconosciuta dall'AFA ma per lungo tempo negata dalla gran parte dei mezzi d'informazione e di conseguenza anche degli appassionati). In passato ho ideato, inaugurato e curato per alcuni anni il blog italiano di Riverplate.com, sito argentino fra i più popolari del Sud America. Sono titolare di RACINGCLUBITALIA.WORDPRESS.COM e CARBOLSO.WORDPRESS.COM, i primi siti interamente in italiano dedicati rispettivamente al Racing Club di Avellaneda e alla storia di Nacional e Peñarol, di PILLOLEARGENTINE.WORDPRESS.COM che invece fra il 2013 e il 2017 ha offerto notizie in breve e approfondimenti storici sul calcio argentino, e di ANDREACIPRANDI.WORDPRESS.COM in cui invece fino al 2016 ho raccolto tutti i miei articoli con la sola eccezione di quelli di Pillole Argentine, Racing Italia e Carbolso per cui prevedevo una semplice selezione. Calciostruzzo e Calciotradotto (da cui Calciomercato.com ha attinto alcuni articoli) sono stati invece i miei primi spazi personali online. Ho scritto inoltre su Gianlucarossi.it occupandomi prevalentemente di calcio internazionale e FC Inter News per le notizie dall'Argentina. Sempre in passato ho scritto anche per Toro News, Vavel.com di Madrid, Canal Fluminense e Comunità Italiana di Rio de Janeiro, World Striker di New York, la free-press San Siro Calcio, Sportmain.it, Magic Football, Calcioargentino.com e Giornalismo2012. Infine ho commentato il calcio estero per Radio Sportiva e saltuariamente intervengo su Telelombardia/Antenna3 per parlare di quello argentino. Se desiderate contattarmi, fatelo scrivendomi ad andrea.ciprandi@gmail.com o su Twitter @andreaciprandi. Vi risponderò con piacere.
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