Ci sono giocatori capaci di apparire sempre al momento giusto meritando di far legare innanzitutto al proprio nome alcuni fra i momenti più gloriosi di un club.
Waldemar Victorino non iniziò a giocare nel Nacional e non ne vestì nemmeno a lungo la maglia. Un terzo dei massimi trionfi del club, ossia di quelli internazionali nell’era moderna, sono però a lui indissolubilmente legati.
Arrivato al Bolso nel ’79 all’età di 26 anni dopo aver rifiutato il Peñarol, Vitorio coi suoi leggendari colpi di testa fu protagonista di grandissimi successi nel corso delle due tappe al club della Blanqueada: 1979-80 e 1982 benché solo per sei mesi. Coi suoi gol mise infatti il sigillo su un titolo nazionale, una Libertadores e un’Intercontinentale.
Nel ’79 si coronò goleador del campionato con 19 reti, l’anno seguente quindi con 11 realizzazioni contribuì alla conquista dell’Uruguayo. A cavallo fra il 1980 e il 1981, quindi, sempre grazie a sue reti decisive il Nacional vinse prima la Libertadores, di cui Victorino fu anche capocannoniere con 6 centri, quindi l’Intercontinentale contro il Nottingham Forest. A questi suoi titoli va aggiunta la Copa de Oro altresì conosciuto come Mundialito con la Celeste, occasione in cui ancora una volta fu capocannoniere con 3 reti in altrettante partite (una delle quali coincisa con la vittoria per 2-0 sull’Italia) e segnò l’ennesimo gol decisivo stavolta nella finale col Brasile.
Proprio con la Nazionale arrivò allo strabiliante numero di 27 reti in 39 uscite, media di 1,47 a partita. Col Nacional invece, come riportato dal sito ufficiale del club, di gol ne fece 59 in appena un anno e mezzo – di cui 10 in 19 incontri fra Libertadores e Intercontinentale (media di 0,52).
Prestigiose, oltre alle sue tre reti storiche di cui si è detto, le altre tre che coincisero con debutti speciali. Il primo, quello alla sua prima assoluta col Tricolor, segnata il 24 febbraio ’79 in casa del River Plate argentino. Le altre, valse una doppietta dal sapore di rivalsa nel 3-0 sul Peñarol il 1° luglio dello stesso anno dopo il doppio pareggio nel clásico valido per la Libertadores della stessa stagione in cui i gialloneri si erano guadagnati il passaggio al turno seguente a spese proprio del Nacional.
Da segnalare infine che Victorino non tornò più a giocare in Uruguay dopo aver lasciato il Bolso per la seconda volta, nel 1982, quella volta per trasferirsi al Cagliari dove però la sua vena realizzativa fatalmente si esaurì.