Nacional, nazionale

La Nazionale uruguaiana vinse il suo primo incontro con un undici interamente composto da giocatori del Nacional.

Battendo l’Argentina in amichevole per 3-2, a Buenos Aires, il 13 settembre 1913, la Celeste ottenne il primo successo della sua storia.

A causa di un contrasto con l’Associazione, il CURCC non mise a disposizione i suoi uomini e fu così che a rappresentare l’Uruguay fu un undici interamente composto da calciatori dei suoi rivali del Tricolor.

Quel giorno, sul campo della Sociedad Hípica della capitale argentina, scesero in campo Amílcar Céspedes, Carlos Carve, Ernesto Bouton Reyes, Miguel Nebel, Luis Carbone, Gaudencio Pigni, Bolívar Céspedes, Gonzalo Rincón, Carlos Céspedes, Eduardo de Castro e Alejandro Cordero.

L’andamento delle reti, con prospettiva uruguaiana, fu di 1-0, 1-1, 2-1, 3-1 e 3-2 con le prime due firmate da Carlos Céspedes e la terza da suo fratello Bolívar, mentre per i cugini rioplatensi fece doppietta il campionissimo Guillermo Brown dell’Alumni.

In ricordo di quell’impresa, è usanza che il Nacional tutti i mesi di settembre utilizzi una maglia celeste. Onora in questo modo la divisa che l’Uruguay porta dal 1910, a sua volta in ricordo di un clamoroso successo del River Plate di Montevideo che era riuscito a battere proprio l’Alumni vale a dire la squadra sudamericana senza dubbio più titolata quindi forte dell’epoca, utilizzando la sua seconda maglia – appunto celeste, dato che la prima a strisce verticali biancorosse era identica a quella di quel club argentino che per la cronaca nel 1913 aveva già abbandonato l’attività calcistica.

About andreaciprandi

Mi chiamo Andrea A. Ciprandi e sono italiano. Nel corso degli anni ho seguito sia il calcio inglese che quello sudamericano, mentre ultimamente mi sto dedicando in particolare a quello argentino promuovendo iniziative divulgative a riguardo. Faccio parte del Departamento de Relaciones Internacionales del Racing Club di Avellaneda. Fra le collaborazioni più recenti, quella con il Club Atlético Boca Juniors e i Revisionistas Históricos del Fútbol Argentino, gruppo di ricercatori che si dedica fra l'altro alla corretta compilazione delle statistiche del calcio locale a partire da quelle dipendenti dall'equiparazione dei titoli del dilettantismo a quelli del professionismo (riconosciuta dall'AFA ma per lungo tempo negata dalla gran parte dei mezzi d'informazione e di conseguenza anche degli appassionati). In passato ho ideato, inaugurato e curato per alcuni anni il blog italiano di Riverplate.com, sito argentino fra i più popolari del Sud America. Sono titolare di RACINGCLUBITALIA.WORDPRESS.COM e CARBOLSO.WORDPRESS.COM, i primi siti interamente in italiano dedicati rispettivamente al Racing Club di Avellaneda e alla storia di Nacional e Peñarol, di PILLOLEARGENTINE.WORDPRESS.COM che invece fra il 2013 e il 2017 ha offerto notizie in breve e approfondimenti storici sul calcio argentino, e di ANDREACIPRANDI.WORDPRESS.COM in cui invece fino al 2016 ho raccolto tutti i miei articoli con la sola eccezione di quelli di Pillole Argentine, Racing Italia e Carbolso per cui prevedevo una semplice selezione. Calciostruzzo e Calciotradotto (da cui Calciomercato.com ha attinto alcuni articoli) sono stati invece i miei primi spazi personali online. Ho scritto inoltre su Gianlucarossi.it occupandomi prevalentemente di calcio internazionale e FC Inter News per le notizie dall'Argentina. Sempre in passato ho scritto anche per Toro News, Vavel.com di Madrid, Canal Fluminense e Comunità Italiana di Rio de Janeiro, World Striker di New York, la free-press San Siro Calcio, Sportmain.it, Magic Football, Calcioargentino.com e Giornalismo2012. Infine ho commentato il calcio estero per Radio Sportiva e saltuariamente intervengo su Telelombardia/Antenna3 per parlare di quello argentino. Se desiderate contattarmi, fatelo scrivendomi ad andrea.ciprandi@gmail.com o su Twitter @andreaciprandi. Vi risponderò con piacere.
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